F.FRANCIA – SALUS PALLACANESTRO 60 – 69 (17-17, 8-22, 23-12, 12-18)
F.Francia: Striano, Furlati, Cassanelli n.e, Mancini 23, Meliconi, Morotti 5, Querzé 11, Tommasini 3, Filocamo 8, Coli Frascaroli, Cotti, Biolchini (Cap.)10. All. Cingolani, Vice Zanetti.
Salus: Botti, Fiori 10, De Capite 7, Foresti 16, Notaro, Calzoni, De Maria 8, Grillo, Biagi 10, Caroppo 12, Alessi, Palmonari 6. All. Carboni, Vice Cattani.
Interruttore spento, interruttore acceso… così si potrebbe riassumere la sfida si Sabato.
La quinta giornata di campionato contro Salus, disputata al Palaventuri, si è conclusa con una sconfitta per 60-69. Una gara segnata da alti e bassi, in cui non siamo riusciti a mantenere la continuità necessaria per conquistare il risultato.

Il primo quarto è stato equilibrato: un 17-17 che ci ha visti tenere testa agli avversari con una discreta difesa e un buon possesso palla. Tuttavia ci è mancata concretezza per costruire un vantaggio: alcune buone azioni non sono state finalizzate, lasciandoci in parità anziché permetterci di accumulare punti preziosi.
Il secondo periodo è stato il nostro vero tallone d’Achille. Abbiamo perso concentrazione e brillantezza, lasciando spazio a un gioco impreciso in attacco e a numerosi errori in fase di impostazione. Le palle perse hanno favorito gli avversari, che hanno trasformato le occasioni in contropiedi vincenti. Con solo 8 punti realizzati e un parziale pesante di 25-39, siamo andati all’intervallo con un netto svantaggio.
Dopo la pausa, finalmente la scintilla: intensità ritrovata in difesa, linee di passaggio chiuse e circolazione di palla migliorata. Il terzo quarto ci ha visti reagire con decisione, mettendo a segno un parziale di 23-12 che ci ha riportati sul 48-51. Questo ha dimostrato il nostro potenziale, tra difesa aggressiva e un atteggiamento più incisivo.
Purtroppo, nell’ultimo quarto, gli sforzi per rimontare hanno pesato. Nonostante la determinazione, Salus è stata più precisa nei momenti chiave, mantenendo un margine sufficiente per chiudere il match sul 60-69.
Cosa ci è mancato? La continuità. I nostri blackout ci hanno penalizzati, soprattutto nel secondo quarto. La gestione delle transizioni poteva essere migliore, così come la precisione sotto canestro. La strada per crescere: c’è un po’ di rammarico, ma il terzo quarto è un segnale positivo: abbiamo gli strumenti per affrontare partite difficili. Ora serve “accendere l’interruttore” e mantenerlo acceso per 40 minuti. Solo così potremo ambire a risultati migliori.
Forza ragazzi, Forza F.Francia !